Attraverso gesti semplici, questa opera racconta scene di vita quotidiana, quelle che vivo e quelle che leggo, vedo e ascolto.
Il titolo, giocoso e ironico, “Dove andrai mai?” è una domanda che mi ripeto nei momenti in cui desidero fuggire dal quotidiano. Mi ricorda che non possiamo lasciare indietro ciò che siamo. Portiamo sempre con noi la convivenza con noi stessi, e prima di fuggire, dovremmo capire chi siamo veramente.
O forse no, forse fuggire è l’unica soluzione. Alla fine, chi ha detto che dobbiamo capire tutto?
Where are you going mai? - tecnica mista su mdf - 210 x 75 (4)
TU35 “Geografie dell’Arte Emergente in Toscana,” curata da Stefania Margiacchi, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.